Verso la nuova normalità: diario di una quarantena

Sono giorni sospesi, sfuggenti, di pioggia e di parole. Troppe parole. Sono giorni di chiacchiere via webcam e di carezze immaginate. Sono giorni senza baci e abbracci, eccetto Timo che riceve più carezze e coccole.

Sì, sono ormai 88.140 minuti o 1.469 ore o 2 mesi e 5 ore nel momento in cui scrivo. Sono giorni di silenzio a Minorca con una uscita a settimana. Sono 61 giorni di routine che stimola la fantasia: questa sera dove andiamo a cena? La cucina di Casa Bonita è diventata il nostro ristorante eclettico.

Ovunque tu sia, è la mia casa, la mia unica casa, C. Brontë Condividi il Tweet

La quarantena italiana si stempera in quella spagnola

Diario di una quarantena a Minorca, anzi due quarantene

La quarantena per me inizia martedì 10 marzo. Alle 19 arrivo finalmente a casa. Nelle ultime 72 ore ho desiderato questo momento tanto da entrare e baciare la porta. Qui sono più Cancro che Gemelli: la casa è il mio carapace, il bozzolo in cui ho bisogno di rifugiarmi, il nido che amo condividere.

La mia quarantena italiana si stempera in quella spagnola: da sabato 14 marzo anche in Spagna c’è l’obbligo a un isolamento quasi totale, come racconto su Isola di Minorca. E quando il 17 marzo NON festeggiamo i nostri tre anni di vita a Minorca, le Baleari e la Spagna si chiudono al mondo. Mare e cielo aperti solo per rifornimenti, necessità urgenti, lavoro e salute.

È nella routine che nascono le mie (migliori) idee

Minorca: i colori dell'alba vicino a Casa Bonita

Sono giorni di scrittura, di silenzi avvolgenti e profondi. Sono ore di parole che compongono testi nati ascoltando Spotify. Sono momenti di routine. Mi sveglio presto e la sera se guardo la televisione, mi addormento sul divano dopo 10 minuti. Con qualche eccezione. Come venerdì 3 aprile che esce la quarta stagione della Casa de Papel o Casa di Carta e vedo tutti gli episodi in una notte.

E sono settimane di routine fisica. Il movimento per me è indispensabile. L’ultima lezione di Pilates risale a fine febbraio e con Timo iniziamo a camminare alle 7 di mattina attorno al campo di basket vicino a casa: 10 giri, poi 15, 20, 25 e ora siamo a 30. Camminata veloce, respirazione, stretching per me. Scuola di andatura per Timo che cammina vicino senza distrazioni. Poco a poco ci avviciniamo al traguardo di camminare al passo senza il guinzaglio.

La casa è dove il cuore può ridere senza timidezza, V. Baker Condividi il Tweet

Poi, c’è la cyclette. Prima mezz’ora mi sembrava una conquista. Ora pedalo minimo 50 minuti e intanto leggo, penso e il mio cervello sforna idee, spesso le migliori. Come queste?

Sicurezza: i nostri ospiti sono la nostra priorità

Coronavirus (covid-19): cosa facciamo per la tua e la nostra sicurezza

Il 18 aprile “ti porto a casa” con un articolo che ti spiega cosa facciamo per la tua e la nostra sicurezza sul fronte di pulizia e igiene. Anche prima del coronavirus avevamo l’abitudine, dopo accurate pulizie, di disinfettare con alcool le camere tra partenze e arrivi.

Ora aggiungiamo l’ozono per purificare, disinfettare, sanificare come racconto nel post. Perché nessun virus o cosa vivente sembra resistere all’azione disinfettante dell’ozono che viene usato nelle sale operatorie.

Politica di cancellazione? Non ti preoccupare!

Pochi giorni dopo progetto quella comunicazione che inizia sulla homepage del sito con il titolo “I nostro ospiti sono la nostra priorità: coronavirus (covid-19) e politica di cancellazione”. Ho la necessità di farti sentire la mia preoccupazione per la tua salute e il tuo benessere. Così nascono le pagine in italiano, inglese, francese per esserti vicino, oggi e domani. Come puoi leggere qui.

Quindi inizio a immaginare come accoglierti e mantenere le distanze di sicurezza. Come modificare la tradizione di una prima colazione che fino a ieri era un piacevole momento di conoscenza e incontro. Come progettare momenti di socializzazione sicuri per aperitivi a bordo piscina. Sto pensando. Sono viaggi di fantasia che girano attorno all’idea di “ospitalità cocooning“.

Una casa senza libri è come un giardino senza fiori, E De Amicis Condividi il Tweet

Ospitalità cocooning: personalizzata, sicura, rilassata

La cucina a km zero è parte di una "ospitalità cocooning"

Cresce la voglia di “cocooning”, si sente dire. Sì, ma cosa vuole dire? Cocooning in inglese, bozzolo in italiano. Per “effetto cocooning” si intende la nostra ricerca di sicurezza all’interno del proprio nido e in luoghi conosciuti. Vicini, senza rischi di assembramenti, rigorosamente nella natura.

Casa Bonita e Minorca possiedono queste caratteristiche. Il tuo desiderio di vacanza ti porta in un’isola a 80 minuti dall’Italia che è un paradiso naturale e in uno spazio dove è (quasi) immediato sentirsi a casa: accogliente, super pulito, confortevole.

Abitare è essere ovunque a casa propria, Ugo La Pietra Condividi il Tweet

Perciò, so che capirai quando ti chiederemo di lavarti le mani non appena arrivato a casa. Apprezzerai il gel idroalcolico presente in ogni bagno accanto al sapone. Amerai il morbido lino delle lenzuola e i tanti cuscini su letti e divani. Capirai se ti chiederemo di indicarci l’ora in cui vuoi fare colazione: dobbiamo organizzarne tre (forse) in orari e tavoli diversi.

Un patrimonio di natura, cultura, sapori da sostenere

Stiamo progettando la tua e la nostra sicurezza in questa quarantena che da lunedì 11 maggio inizia a godere nuovamente di alcune piccole libertà. Stiamo camminando insieme verso una nuova normalità.

Il viaggio è lungo e tra tante incognite scelgo di vivere adesso, un oggi che mi dà serenità. Alle elementari la maestra diceva che ero una bambina che si applicava. Ho continuato a impegnarmi e ho imparato a convivere con il rigore.

La casa è dove si trova il cuore, Plinio il Vecchio Condividi il Tweet

Con passione. Così, scelgo di trasformare questa crisi in una opportunità per creare nuove esperienze da condividere con ospiti e amici. Casa Bonita è immersa nella bellezza e stiamo lavorando affinché questo straordinario patrimonio di natura, cultura, sapori sia ancora fruibile in tutta sicurezza. Per sostenere concretamente la rete di produttori e artigiani locali che sono l’anima di Minorca.

Non permettiamo alla paura di vincere. Ti abbraccio e ti aspetto!

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Gloria
gloria.vanni@libero.it

Giornalista e blogger, amo esplorare, viaggiare, ospitare, creare connessioni. Amo prendermi cura di persone e luoghi. Da marzo 2017 vivo a Minorca.

3 Comments
  • Patrizia
    Posted at 10:03h, 16 Maggio Rispondi

    Bellissimo messaggio di speranza Gloria. Io e la mia famiglia abbiamo un piccolo appartamento sull’isola e leggere le tue parole ci ha veramente riscaldato l’anima. Spero veramente che leggendo il tuo articolo le persone sentano la sicurezza che hai voluto trasmettere. Ti ringrazio perché hai risvegliato la voglia di tornare a casa… Quella che per noi è pace e serenità e per altri un modo di scoprire un piccolo paradiso.

    • Gloria
      Posted at 17:49h, 17 Maggio Rispondi

      Grazie Patrizia per avere lasciato tracce di te in questo articolo e soprattutto GRAZIE per non avere paura di amare questa meravigliosa isola e avere voglia di tornarci. Ti aspetto e spero che prima o poi avrai voglia di passare da Casa Bonita anche solo per conoscerci 😉

  • Pingback:Maggio 2020: Minorca ai tempi del Covid-19
    Posted at 21:24h, 31 Maggio Rispondi

    […] strutture piccole dove abbiamo voglia di sentirci coccolati e protetti, come ho scritto anche in questo articolo. Sceglieremo forme di turismo lento in luoghi non affollati, ci dirigeremo verso le cosiddette […]

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